ADBLUE: UN PO’ DI CHIAREZZA

Valpetrol srl è rivenditore esclusivo per la Toscana di AdBlue by Basf.

L’Ad Blue rappresenta oggi un prodotto a sempre più larga diffusione in autotrazione e trasporto pesante, intorno al quale, per le particolari caratteristiche tecniche e commerciali circolano molte “leggende”.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

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Per soddisfare la normativa Euro IV, Euro V e Euro VI i costruttori di motori diesel per mezzi pesanti hanno adottato la tecnologia SCR, un sistema di trattamento delle emissioni che, mediante l’utilizzo di Ad Blue, converte gli ossidi di azoto (NOx) dei gas di scarico in sostanze non pericolose come azoto e vapore acqueo.

Affinché il sistema SCR possa funzionare in maniera stabile e senza nessun problema tecnico per lunghi periodi l’AdBlue utilizzato deve essere di qualità e rispondere a precisi e restrittivi criteri qualitativi sia per quanto concerne la produzione che per il confezionamento e il trasporto.

Gli standard di qualità sono stati definiti dal CEFIC (European Chemical Industry Council) e dall’International Organization for Standardization (ISO 22241) per garantire agli utilizzatori che l’AdBlue fornisca le prestazioni richieste dai costruttori di motori diesel.

L’AdBlue prodotto di sintesi è sicuramente la prima garanzia di qualità del prodotto

I processi di produzione dell’AdBlue sono di 2 tipi:

1) Produzione di sintesi
derivando il prodotto direttamente da un impianto di urea e diluendolo con acqua demineralizzata sulla linea dell’impianto

2) Dissoluzione
di urea solida in acqua demineralizzata con l’utilizzo di piccoli miscelatori.

Vediamo in dettaglio i processi ed i rischi connessi.

Produzione AdBlue di sintesi

La produzione di AdBlue di sintesi presuppone a monte l’esistenza di un impianto operato in continuo per la produzione di urea tecnica1.
Un impianto di urea necessita di grandi investimenti (circa 300 M€) e ormai di difficili autorizzazioni in Europa in quanto la base di partenza per la reazione necessita a sua volta di NH3 (ammoniaca).

Impianti di produzione di AdBlue di sintesi non sarebbero inoltre giustificati solo per la produzione di AdBlue in quanto la minima massa critica di un impianto di urea ha le dimensioni di 200.000 tons/anno di prodotto 100%.
Vediamo in dettaglio il processo:
L’urea viene sintetizzata industrialmente sfruttando il processo Bosch-Meiser che si fonda sulla sintesi del carbammato d’ammonio, a partire da biossido di carbonio e ammoniaca, e sulla successiva reazione di decomposizione del carbammato che fornisce urea e acqua
All’uscita della stazione di decomposizione l’urea 100% allo stato liquido viene estratta dall’impianto e diluita in ambiente protetto con acqua demineralizzata in percentuale per ottenere l’AdBlue.

La produzione di sintesi presenta quindi i seguenti vantaggi:
1. Controllo on-line della produzione, tutti i parametri vengono controllati durante il processo in continuo garantendone il pieno rispetto agli standard.
2. Grandi capacità produttive
3. Costanza qualitativa del prodotto
4. Pieno rispetto qualitativo del prodotti, i parametri sono ampiamente inferiori a quanto previsto dalla normativa
5. Impossibilità di contaminazione durante la produzione.
6. Costi inferiori, anche se essendo l’AdBlue composto in maggioranza di acqua (67,5%) e dovendo utilizzare tank dedicati per il trasporto, i costi di logistica sono molto elevati

Dissoluzione di urea solida in acqua demineralizzata con l’utilizzo di piccoli miscelatori

Alternativa alla produzione di AdBlue di sintesi è la produzione di AdBlue a partire da urea tecnica solida al 100%.
Un impianto di dissoluzione non necessita di grandi investimenti (circa 200.000 €) e nemmeno di autorizzazioni speciali in quanto non si fa altro che miscelare sciogliere (con l’utilizzo di pompe di ricircolo) urea in granuli con acqua demineralizzata.
L’urea viene acquistata solitamente in granuli e in big bags (1000kg) da un impianto di urea di sintesi.

La produzione richiede quindi ulteriori fasi:

1. Processo di evaporazione
2. Processo di prilling o granulazione
3. Processo di infustamento in big bag
4. Stoccaggio in zona riparata
5. Trasporto a impianto di mixing
6. Movimentazione e stoccaggio big bags
7. Dissoluzione

La produzione di dissoluzione presenta i seguenti svantaggi:

1. Maggior facilità di contaminazione del prodotto durante le fasi di trasporto, stoccaggio e manipolazione del prodotto.
2. Piccola capacità produttiva (solitamente 20 tons/8hr)
3. Incostanza qualitativa del prodotto, ogni lotto è molto diverso dal precedente
4. Difficile rispetto qualitativo del prodotti, i parametri quando sono a norma hanno valori molti vicini ai limiti di quanto previsto dalla normativa.
5. Disomogeneità di densità del prodotto per mixing improprio : al prodotto granulato deve essere aggiunto anti-impaccante per evitare impiccamento, tale aggiunta rimane nella miscela e può provocare danni al catalizzatore.

ADBLUE

CONSIGLIAMO DUNQUE DI USARE SEMPRE ADBLUE PRODOTTO DA UN IMPIANTO DI SINTESI, PRODOTTI DIVERSI SONO ALTAMENTE RISCHIOSI PER IL CATALIZZATORE.

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